Le compassioni di Dio si rinnovano ogni mattina.

Lamentazioni 3:22-23


Dio ci ha creato affinché vivessimo una vita piena di soddisfazioni e di nulla mancanti, nella gioia e nell'allegrezza e nell'amore del Signore. Ha posto l'uomo nel Suo giardino dove regnava la pace, l'armonia e l'abbondanza di ogni cosa. In pratica, ciò che oggi è rimasto solo un sogno per l'uomo e per tanti una semplice utopia.

Ma è proprio per questo che Dio ha mandato il Suo unico Figlio Gesù il Cristo a portarci la speranza che quelle condizioni originarie saranno un giorno ristabilite. Questo è il Vangelo di Dio. L'avvento del Suo Regno che verrà presto! È il desiderio di vera pace e vera giustizia di ogni uomo che si avvererà.

Da quando l'uomo ha scelto di vivere secondo la propria testa rigettando il comandamento di Dio, ha vissuto la vita nella miseria materiale e spirituale lontano da ogni relazione con il proprio Creatore o, come la definisce la Scrittura, ha vissuto "secondo la carne" e non "secondo lo Spirito [di Dio]".

Così anche oggi l'uomo carnale, dunque, si trova al di fuori del campo spirituale di Dio. La sua caduta per l'inganno del nemico, lo ha portato ad essere privato della ricchezza spirituale e della perfetta unione con Dio. Ma l'accesso al Regno è, però, subordinato a determinate condizioni.

- Il primo passo è riconoscersi trasgressori della Legge di Dio ovvero di essere peccatori, tutti siamo peccatori perché siamo ancora in questa carne di peccato; noi che predichiamo la legge, stiamo attenti a non dimenticare che la perfezione ce la dà solo Dio e che siamo giustificati solo per il sangue versato da Gesù. Ricordiamo ciò che ha scritto l'apostolo Giovanni nelle sue lettere: "chi dice di essere senza peccato non ha conosciuto Iddio".

- il secondo è pentirsi di cuore non solo con le labbra, ci deve essere in noi quella tristezza secondo Dio in cui il nostro cuore e veramente e profondamente contristato e rammaricato per aver peccato.

- e, infine, accettare pienamente con fede il dono della salvezza di Dio: Gesù il Cristo. Cioè, varcare la Porta del Regno di Dio. Come disse Paolo "l'essere seduto nei luoghi celesti".

Nel tempo propizio Dio ha mandato il Suo unico Figlio Gesù Cristo per aprire la porta affinché l'uomo potesse ricevere lo Spirito di Dio ed essere riconciliato ed avere comunione con Lui.

La necessità di ricevere lo Spirito santo, lo Spirito della Verità cioè Cristo Gesù come fonte di salvezza e di verità, è sottovalutata da molti credenti i quali ritengono che lo Spirito non operi più, non dà i suoi doni e che non ce ne sia bisogno; ingannati, forse, dall'idea che l'uomo è talmente evoluto che ha la capacità di risolvere i suoi problemi ed è in grado di comprendere con la propria conoscenza ogni singola parola della bibbia senza nessuna difficoltà.

Alcuni solo per il fatto di aver avuto da Dio la grande benedizione di comprendere ovvero di "aver la mente aperta alla Verità" sono convinti di avere lo Spirito di Dio e perciò non credono di avere bisogno di essere battezzati. Credo che questo sia un errore perché, a parte casi eccezionali, normalmente il sigillo dello Spirito si riceve dopo il battesimo e non prima. Per il profondo significato che riveste il battesimo. La Parola di Dio afferma che l'uomo senza lo Spirito di Dio è fuori dalla protezione di Dio, senza la vera pace e senza sicurezza, senza amore e senza nulla di buono, è solo carne, povero, debole, deluso, mortificato, angosciato, senza speranza e che segue le religioni alla ricerca di benefici e cose materiali.

Chi non ascolta la Sua parola e non si sottomette al Suo Spirito, opera con la carne anche se all'apparenza parla come se avesse lo Spirito. L'essere religiosi, porta ad una finta moralità, non duratura, non vera, si può essere puliti fuori, ma non dentro, la carne non può avere rapporti con Dio, essa è arrogante e intollerante, si ribella sempre al proprio creatore, preferisce e ama sé stesso. Lo Spirito di Dio rinnova la mente, lava dai peccati, rende lucido l'interno dell'uomo, lo rende perfetto, una nuova creatura in cui c'è il seme dalla vita eterna.

Chi ama il mondo si conduce secondo la carne e non può ricevere lo Spirito di Dio: "O gente adultera, non sapete voi che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio." (Giac 4:4).

Gesù si è rivestito di carne per parlare direttamente con gli uomini e, oggi ai Suoi generati di nuovo, cioè a quelli che sono stati chiamati e Lo hanno accettato, ai quali ha dato la caparra della vita eterna per mezzo del quale Egli è sempre con loro perciò agiscono secondo lo Spirito. Il Signore benedica la Sua Chiesa con l'unzione del Suo Spirito.




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